Viaggi lenti, avventure nella natura. Fughe lente, l’idea di scappare, ma a un passo tutt’altro che spedito. È il senso e il contenuto di Slow Escapes, il nuovo libro edito da Gestalten, disponibile in tedesco e in inglese, scritto dalla giornalista giramondo Clara Le Fort.
Ritiri rurali per viaggiatori coscienziosi. Ovvero, campagna o montagna, sul mare o tra la neve, dovunque l’urbanizzazione sia minima, il rumore della vita basso, la pace totale un prerequisito di serie. Allo stress è vietato entrare, della tecnologia sarebbe meglio tenersi alla larga. Un detox di fatto (e di diritto), una sottintesa dichiarazione d’intenti.
Il volume non vagheggia, indica puntualmente già nel ricco sommario quali sono gli approdi, le destinazioni con questo effetto calmante di serie.
Abbiamo abbozzato un racconto di questi viaggi lenti e avventure nella natura ed è giusto iniziare con i luoghi del nostro tricolore.
A cominciare dalla Masseria Calderisi, che quasi apre il libro, prendendosi le primissime pagine: siamo nel pieno della campagna pugliese, tra otto ettari di ulivi e piante di agrumi, in una struttura del Diciassettesimo secolo rinnovata con buon gusto, che vanta 24 stanze e suite spaziose, ciascuna con un giardino o una terrazza privata.
Oltre a Parco dei Sesi, a Pantelleria, l’Italia ritorna varie volte con un quasi dominio della Toscana: la fattoria organica Ebbio, il Castello di Vicarello, dimora storica nella Maremma, oppure l’«agriturismo creativo» Villa Lena. Ci sono poi Auberge de la Maison, in Valle D’Aosta, con la sua vista sul Monte Bianco ed Eremito, in Umbria: un nome, una promessa d’isolamento.
Curiosando invece tra le destinazioni più remote e selvagge, il libro si spinge fino alla Tasmania, in Australia, consigliando Captains Rest, ritiro lussuoso (per capitani e non) con la pacatezza della vita pigra nei paraggi delle sinuosità della costa. Negli Usa c’è Inness, un’ode alla semplicità, un rifugio tra i frutti della terra, come antidoto alla frenesia dello Stato di New York. Chi al verde preferisce il bianco gelido vada all’Ilimanaq lodge, in Groenlandia, per un panorama di iceberg.
A Deplar Farm, in Islanda, il cielo è il grande protagonista, specie nelle notti in cui si mette a danzare, acceso dalle sfumature di colore dell’aurora boreale. Siamo tornati in Europa, dunque. E il viaggio prosegue tra l’Italia e la Francia, la Germania e la Romania.
Pantelleria
Più a sud dell’estremo sud, in Sicilia, sull’isola di Pantelleria, sorge quella che il libro definisce «una proprietà senza tempo»: si dorme in dammusi, strutture architettoniche in pietra vulcanica nera. Un materiale coerente con il paesaggio della zona: la struttura si trova in un’area archeologica.
Parco dei Sesi
La tavola apparecchiata all’ombra della veranda della casa principale. Il menu cambia ogni giorno, sulla base della disponibilità degli ingredienti locali. Gli arredi non nascondono piccole imperfezioni, un surplus di autenticità.
The Newt in Somerset, Regno Unito
Un progetto di ospitalità di lusso nel sud ovest del Paese, a circa due ore e mezza da Londra. Offre splendidi giardini, fattorie, frutteti, una casa in stile country.
Ansitz Hohenegg, Germania
La regione è la Baviera, le alture sono le Alpi dell’Algovia. È qui che un cottage del 1724 è stato trasformato in quattro appartamenti eleganti pensati per gruppi e famiglie. La privacy e il silenzio sono totali, si arriva attraverso un piccolo sentiero nel mezzo della foresta. D’inverno, quando cade la neve, la sensazione è di ritrovarsi in un rifugio.
Domaine les Bruyères, Francia
Parigi è a un’ora d’automobile, ma qui sembra un altro mondo, un altro tempo. La mano e la mente sono quelle della chef Cybèle Idelot, originaria di San Francisco. Assieme al marito, ha trasformato una dimora storica del Diciannovesimo secolo in un piccolo albergo di cinque stanze per appassionati di cucina «soil-to-table»: quasi a centimetro zero. I giardini sono stati progettati per favorire la biodiversità del territorio. Includono una serra e un alveare
Oltre ai pasti salutari e gustosi, una delle attività preferite dagli ospiti è rilassarsi nei giardini, tra l’erba e i fiori, all’ombra degli alberi, sorseggiando un calice di vino. Meglio ancora in compagnia di un buon libro.
Şesuri, Romania
Nella parte occidentale dei Carpazi l’atmosfera è quella del vecchio West. In un’area di 100 ettari, tra praterie e moltissimo verde, si dorme in cottage tradizionali (nella foto d’apertura) accanto a tantissimi animali che vivono in piena libertà, ma sono accuditi in maniera amorevole.
Ph. Dove viaggi