Liegi è considerata la ‘capitale del Natale’ in Belgio dal momento che qui viene allestito il Village de Noël (Villaggio di Natale) più grande del Paese. Un evento dai grandi numeri ben 200 chalet sui quali fanno bella mostra prodotti dell’artigianato e della gastronomia locale, ma anche un appuntamento dalla forte rilevanza storica se si pensa che il mercatino di Natale più antico del Belgio che, nel corso del tempo, è diventato un appuntamento tradizionale irrinunciabile.
Nel corso dei mercatini è possibile vivere un’esperienza emozionante e, soprattutto, immergersi nella più poetica atmosfera natalizia girovagando tra i banchi o partecipando alle numerose attività in programma. In centro, infatti, vengono organizzati tanti eventi e allestite strutture ad hoc, come le grandi piste di pattinaggio e per slittini, e la mostra di palline di Natale in vetro soffiato decorate da personaggi legati alla storia e al folclore locali come Tchantchès, Nanesse e Marcatchou.
Ma cos’ha Liegi di così particolare oltre ai mercatini più antichi del Belgio?
LA CUCINA
La cucina liegese è davvero molto interessante perché mescole le varie anime che hanno dato forma, nella storia, al Belgio così come lo vediamo oggi. Nel cibo di Liegi c’è un pizzico di Francia, un tocco di Olanda e una costante presenza tedesca che sembra non voler lasciare i piatti proposti dai menù. C’è poi il “Belgio totale” che viene rappresentato dalle patatine fritte più buone di sempre e dalle cozze che non possono mancare!
LA LINGUA e L’IDENTITA’ VALLONE
A Liegi si parla vallone, che non è un francese venuto male, nemmeno qualcosa di sporcato dal tedesco e da qualche influenza di fiammingo. Il vallone è una vera e propria lingua romanzata, parlata nel sud del Belgio, nella zona delle Ardenne in Francia e anche in Lussemburgo. Liegi è una delle sue città ufficiali e questa lingua la si può trovare su molti cartelli segnavia.
LA MOSA
I fiumi sono come grandi autostrade che attraversano l’Europa e la sua diversità, creando una sorta di linea comune che unisce e non divide.
Per Liegi la Mosa significa molto e lo ha sempre fatto fin dal passato.
La riva dirimpettaia di quella del centro storico è detta “Oltre Mosa” e rappresentava il quartiere popolare di Liegi
Quello in cui nacque George Simenon, “papà” del Commissario Maigret
GEORGE SIMENON
Visse in Francia e li ambientò le sue storie più celebri ma c’era quel pizzico di Belgio e Liegi nelle sue parole, nella descrizione del cielo, nel carattere di Maigret, nelle piccole vite che raccontava romanzo dopo romanzo.
LA STORIA
Se vi chiedessi di citare alcuni personaggi storici legati a Liegi, chi vi verrebbe in mente?
Forse nessuno, perché bisognerebbe citare non un singolo personaggio ma un intero periodo: l’età carolingia. Per capire bene la storia bisogna guardare dove si trova Liegi a livelli geografico: è a pochi km da Aachen, in Germania, ovvero la città di Aquisgrana dove si incendiò la corte di Carlo Magno, Pipino il Breve e Carlo Martello, solo per citarne alcuni
LA MONTAGNE DE BEUREN
Non sei stato a Liegi se non hai visto la Montagne de Beuren e non ti è venuto un colpo al cuore al sol pensiero di salirla!
Si tratta di una scalinata di 374 gradini che collega la parte bassa del storico, alla Cittadella. Si tratta dell’unico accesso alla Cittadella fino al 1880.
La scalinata ha un’inclinazione che raggiunge il 30%, ed è inserita tra le 10 scalinate più straordinarie del mondo ed è uno dei quartieri imperdibili della città.